Bulgaria: elezioni Parlamento, secondo analisti “la crisi politica rimarrà”. Sotto la lente d’ingrandimento il “progetto di governo” di Trifonov

Gli editoriali e le prime pagine dei giornali di oggi in Bulgaria per lo più confermano le letture e le “prognosi” di politologi e sociologi per il voto parlamentare anticipato dell’11 luglio. “Rimane il rebus per il primo e il terzo posto”, scrive il sito “Svobodna Evropa”. “La distanza tra Gerb e ‘C’è un popolo come questo’ risulta troppo poca”, chiosa l’autrice Tatyana Vaksberg. “Boulevard Bulgaria” invece punta sui risultati nelle regioni con la prima pagina “C’è un popolo come questo toglie territori a Gerb e ai socialisti”, rilevando il fatto che lo showman Trifonov vince anche all’estero, tra gli elettori emigrati. Interessante il commento del quotidiano “24 ore” dove l’analista Valeri Naydenov pubblica un editoriale intitolato “Perché la crisi continuerà anche dopo le elezioni?”. Confrontando l’esito del voto attuale in cui Slavi Trifonov è primo e il 2001 quando le elezioni erano state vinte dal Re Simeone II, Naydenov afferma: “Anche all’epoca un partito nuovissimo composto da persone sconosciute aveva conquistato il Parlamento sotto la bandiera di un personaggio conosciuto”. “Per ora è chiaro – conclude – che il nuovo Parlamento non potrà mettere fine alla crisi politica”.
Il resto dei commenti durante la giornata postelettorale nei media bulgari prevale sul tema del progetto di governo presentato da Slavi Trifonov. “Trifonov propone un esecutivo monocolore guidato da Nikolay Vassilev”, titola il “Svobodna Evropa”, mentre “Boulevard Bulgaria” mette l’accento sul fatto che “i tre ministri tecnici hanno rifiutato l’invito di Trifonov a causa di differenze sostanziali nelle visioni”.
Inoltre è largamente commentato il progetto di governo di Trifonov: “Il fatto che la proposta arrivi ancora prima dei risultati officiali e alcune delle priorità dichiarate probabilmente renderanno l’appoggio impossibile da almeno due partiti”, scrive la giornalista politica Polina Paunova. “Non trovate che si tratta di un effetto cercato e mirato?”, si domanda.
Secondo gli osservatori internazionali dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, “le elezioni anticipate in Bulgaria sono state competitive e le libertà fondamentali sono state generalmente rispettate”. Nella loro dichiarazione si legge che “l’ambiente della campagna è stato dominato da accuse reciproche di corruzione tra l’ex partito del governo e il governo tecnico, nonché dagli sforzi delle forze dell’ordine per frenare la compravendita di voti”. Gli osservatori rilevano che “gli aspetti tecnici sono stati gestiti in modo efficiente nonostante i tempi stretti e l’adozione tardiva di alcune importanti norme procedurali”.

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