Tra gli interventi alla prima parte del IV Incontro mondiale dei movimenti popolari, che si è svolta ieri in modalità virtuale, quello di Joao Pedro Stédile del Movimento dei senza terra (Mst-Lvc Brasile) che ha espresso solidarietà con tutti i popoli in lotta, specialmente quelli di Haiti e della Palestina, e ha ricordato le migliaia di persone e attivisti che sono morti a causa della pandemia.
Stédile ha quindi ricordato la crisi mondiale conseguenza dell’attuale sistema economico “organizzato solo per il profitto e non per la vita”. Il capitalismo “non produce né organizza l’economia per risolvere i bisogni del popolo”; promuove “l’egoismo e il consumismo”. Di fronte a questa realtà che fa soffrire le persone, i popoli e il pianeta, i Movimenti popolari sono chiamati “a pensare come uscire dalla crisi” con una via “che superi il capitalismo”.
A partire dal “buon vivere, dal proteggere la natura, la Madre Terra, come un bene comune”. Importante promuovere la “solidarietà” come pratica di uguaglianza sociale.
Gloria Morales ha infine ricordato che a settembre si terrà la seconda parte dell’Incontro, nel corso della quale verrà consegnato a Papa Francesco il documento finale discusso nei gruppi di lavoro. In questa seconda parte dell’incontro sarà anche condiviso un video sulle azioni dei Movimenti popolari durante i momenti più difficili della pandemia. L’appuntamento si è concluso con una canzone di Rose Molokoane, “Insieme possiamo”.