È cominciata con l’ingresso, tutti insieme, nella basilica di San Pietro la preghiera ecumenica “Il Signore Dio ha progetti di pace. Insieme per uil Libano”, momento finale della Giornata di riflessione e di preghiera per la pace voluta da Papa Francesco e iniziata questa mattina, nella stessa basilica, con un momento di preghiera davanti all’Altare della Confessione e la recita del Padre Nostro in arabo. Una decina di minuti prima delle 18, orario previsto per l’’inizio della liturgia, Papa Francesco e i rappresentanti delle principali comunità cristiane del Libano si sono diretti all’altare disponendosi poi in semicerchio, al suono dei canti di ingresso. Tre le sessioni di incontro e confronto che anno caratterizzato la Giornata odierna, con l’unica pausa del pranzo a Casa Santa Marta, luogo dove il Santo Padre aveva dato questa mattina il benvenuto ai partecipanti. Al termine della preghiera, prima del discorso conclusivo di Papa Francesco, è previsto un momento di silenzio, durante il quale ciascuno potrà invocare il dono della pace. A conclusione di questo momento di silenzio, alcuni giovani consegneranno ai leader delle chiese cristiane una lampada accesa come simbolo della volontà di diventare portatori della luce della pace nel mondo. Oltre al Santo Padre, sono nove i nove i leader cristiani presenti, che guidano le loro rispettive delegazioni: Youhanna X, patriarca greco ortodosso di Antiochia; Ignazio Aphrem II, patriarca siro-ortodosso di Antiochia e tutto l’Oriente; il card. Bechara Boutros Rai, patriarca maronita di Antiochia e tutto l’Oriente; Ignazio Youssef III, patriarca siro cattolico di Antiochia; Youssef Absi, patriarca di Antiochia dei greco-melkiti; il vescovo Cesar Essayan, vicario apostolico di Beirut dei Latini; il reverendo Joseph Kassab, presidente del Concilio supremo delle comunita’ evangeliche in Siria e Libano; il vescovo di Beirut dei Caldei, Michel Kassarji; l’arcivescovo Joseph Spiteri, nunzio apostolico in Libano. Alla Giornata di oggi partecipato anche i cardinali Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unita’ dei cristiani, e Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali.