La diocesi di Teramo-Atri si prepara al meeting internazionale “La scienza per la pace”, che si svolgerà il 2 e 3 luglio all’Università degli studi di Teramo e nel santuario di San Gabriele dell’addolorata. I protagonisti della 2 giorni organizzata dall’ateneo teramano e dalla diocesi aprutina, saranno i centri di ricerca regionali e le università abruzzesi, insieme a scienziati di fama internazionale come il fisico Antonino Zichichi al quale sarà conferito l’Ordine di Guido II degli Aprutini, la massima onorificenza dell’ateneo. “Sarà una grande occasione per rilanciare la figura del ricercatore e dell’uomo di scienza, perché oggi siamo di fronte a una carenza di cultura scientifica”, le parole di mons. Lorenzo Leuzzi riportate nel comunicato stampa dove viene ricordata l’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco dove si rilancia il tema dei saperi. La prima giornata si aprirà con la sessione plenaria e il saluto ai partecipanti di Papa Francesco tramite un suo videomessaggio, seguita dagli interventi in presenza di Cristina Messa, ministro dell’Università e della ricerca, e di mons. Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia accademia delle scienze. Dopo i saluti di tutte le autorità presenti si apriranno le sessioni di lavoro parallele, che si ricomporranno il giorno seguente a San Gabriele per le testimonianze e le conclusioni finali, per poi celebrare tutti insieme, all’interno dei festeggiamenti per il centenario della canonizzazione di San Gabriele dell’addolorata, il Giubileo degli scienziati. “È molto importante che gli uomini e le donne impegnate nella ricerca scoprano il desiderio di conoscere. Perché non bisogna confondere la conoscenza con l’innovazione tecnologica. Una differenza difficile da distinguere nella società contemporanea”, dichiara il vescovo della diocesi di Teramo-Atri che aggiunge, “Noi dobbiamo rilanciare il desiderio di conoscere. Questa è la vocazione della scienza e degli scienziati: aiutare tutti a conoscere, perché conoscendo diventiamo più autonomi, più capaci di fare scelte libere e responsabili. E questo è un compito determinante per costruire la pace. Non ci sarà la pace se non ci sarà il progresso della cultura scientifica”. Un meeting che per bocca di Dino Mastrocola, rettore dell’Università di Teramo, riconduce il mondo scientifico a uno dei suoi compiti fondamentali, quello di interagire con la società per promuovere la pace.