“Saman doveva sparire per essere presente”. Così la presidente nazionale del Centro italiano femminile, Renata Natili Micheli, commenta la vicenda della giovane pakistana che si suppone essere stata uccisa a Novellara dalla famiglia per essersi opposta ad un matrimonio combinato. “Violata nel suo legittimo desidero di vivere e amare, Saman rimprovera le nostre esitazioni, i nostri dubbi, le nostre chiusure che l’hanno resa ostaggio di una cultura patriarcale impermeabile alla nostra”, conclude Natili Micheli.