Due giornate di riflessione online dedicate al post pandemia tra etica, diritto, statistiche e vaccini anti-Covid. A promuoverle, il 10 e l’11 giugno, l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (Apra), l’Università Europea di Roma (Uer), la Cattedra Unesco in bioetica e diritti umani (Apra), l’Istituto Scienze e fede (Apra), il Master Consulenza filosofica antropologia esistenziale Apre-Uer.
Diversi i temi che si affronteranno: la sorveglianza e il controllo individuale attraverso il riconoscimento biometrico, che gli Stati potrebbero mantenere e implementare anche dopo la crisi epidemica; il ruolo della digital revolution, quale nuova forma di convivenza tra gli uomini che può ridefinire gli attuali concetti di privacy e libertà; la ridefinizione dei nostri spazi identitari, rimodulati da queste minacce invisibili.
“Ci troviamo a vivere un momento storico molto complesso, da una parte l’epoca migliore per poter affrontare clinicamente e tecnologicamente questa pandemia, dall’altra il Coronavirus” che, come una “tempesta”, sta “smascherando le nostre vulnerabilità, lasciando scoperte quelle superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità”, spiega un comunicato.
Tra i relatori Viviana Kasam, presidente BrainCircleItalia; p. Alberto Carrara, direttore Gruppo di neurobioetica Apra-Uer; Marina Pizzi, farmacologa e prorettore alla ricerca dell’Università di Brescia; Gian Carlo Blangiardo, presidente Istat; Matilde Leonardi, direttore Uoc–Fondazione Irccs Istituto neurologico Carlo Besta di Milano.