Tutto pronto per per il World Blood Donor Day, la Giornata mondiale del donatore di sangue che quest’anno si celebrerà in Italia il 14 e 15 giugno. Istituita nel 2005 dall’Oms, dopo il rinvio dell’edizione 2020 a causa del Covid, la Giornata, promossa dal ministero della Salute, dal Centro nazionale sangue (Cns) e dalle principali associazioni italiane di donatori di sangue (Avis, Fidas, Fratres, Croce rossa), ha come slogan “Give blood and keep the world beating” e si svolgerà in modalità virtuale dall’Auditorium di Roma.
Il 14 giugno verrà inaugurato il Villaggio virtuale dei donatori, che replicherà anche nell’aspetto quello “fisico” inizialmente previsto: uno spazio dove reperire, grazie a stand virtuali , informazioni sul mondo della donazione volontaria e sull’impatto che ha sulle vite di molti pazienti. Sempre il 14 ci sarà l’evento istituzionale che vedrà, fra gli altri, la presenza del ministro della Salute Roberto Speranza, del segretario generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, oltre a messaggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Papa Francesco. A seguire, in collegamento con il palco dell’Auditorium, le esibizioni di artisti e cantanti.
Nel 2020 i donatori totali sono stati 1.626.506, in calo del 3,4% rispetto al 2019, si legge nel monitoraggio annuale del Cns. I nuovi donatori sono stati 355174, in calo del 2,0%. Aumentano i donatori in aferesi, quelli cioè che donano plasma o singoli componenti del sangue, che nel 2020 sono stati 217.638 (+7,5%). Le donazioni sono state quasi 2,9 milioni, di cui 2,5 milioni di sangue intero e il resto in aferesi. Ogni donatore in media effettua 1,8 donazioni l’anno. In calo i pazienti trasfusi, 638mila contro 603mila, e le trasfusioni totali: 2,8 milioni contro 2,9 milioni del 2019. Il sistema ha permesso comunque di garantire oltre 5 trasfusioni al minuto ai pazienti.