“Il nostro Paese durante la pandemia non è stato inerte, né passivo. L’Italia ha reagito con saggezza, ha reagito anche coltivando le ragioni della resilienza e pensando al futuro dopo pandemia”. Lo ha sottolineato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo saluto in occasione dell’inaugurazione della nuova area imbarchi dell’Aeroporto di Milano Linate.
“Questo aeroporto – ha spiegato il Capo dello Stato – ne è una dimostrazione, un esempio, perché non ritorna alle condizioni passate, ma presenta un’immagine, una condizione una realtà totalmente nuova, adatta al futuro”. “È un’opera di grande rilievo e importanza. Per questo sono molto lieto di partecipare a questo momento”, ha proseguito Mattarella, sottolineando che “questo aeroporto coinvolge il ruolo della cultura. Il rapporto con la Triennale sarà – per coloro che lo frequenteranno – di grande significato. Ma, del resto, questo aeroporto è sempre stato all’avanguardia per quanto riguarda il design e la presentazione”.
Richiamando le parole del direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, riferite al fatto che il traffico aereo è “stato, nell’ultimo anno, talmente compresso, da raggiungere quasi l’azzeramento, al 25% del livello precedente”, il Capo dello Stato ha osservato che “questo pone per le istituzioni – come sta avvenendo – un’esigenza e un obbligo di attenzione per l’importanza che il trasporto aereo riveste, sotto diversi profili e su diversi versanti: dalla circolazione, dalla comunicazione con altri Paesi e all’interno del nostro Paese, al turismo”. “E si richiede quindi, come sta avvenendo, una particolare attenzione per sorreggere e incentivare la ripresa del trasporto aereo, dei trasporti in generale, e del turismo nel nostro Paese”, ha aggiunto Mattarella.