Un corso per operatori di stalla, per aiutare chi cerca un lavoro e le aziende agricole che cercano personale qualificato. È quanto promosso da Caritas diocesana vicentina, Associazione Diakonia onlus, Scuola formazione professionale “Lodovico Pavoni” di Lonigo, Università di Padova, cooperativa agricola Argibagnolo, Coldiretti e l’ong Avsi. Protagonisti sono 8 giovani migranti tra i 22 e i 31 anni selezionati dal servizio “Tirocini e lavoro” dell’Associazione Diakonia onlus, sulla base delle segnalazioni fatte dai servizi di accoglienza di Caritas diocesana vicentina e avviati in questo modo in un percorso di inclusione socio-lavorativa. Il corso, che questa settimana volge al termine, ha previsto 150 ore di lezioni in aula e “sul campo” (ossia in stalla). Si apre ora la fase dei tirocini di tre mesi in aziende del Veneto già individuate da Igino Andrighetto dell’Università degli studi di Padova (Dipartimento di medicina animale, produzioni e salute), in collaborazione con la cooperativa agricola Agribagnolo di Lonigo: i tirocinanti riceveranno un’indennità di partecipazione di 500 euro al mese, grazie anche al sostegno economico di Avsi, organizzazione non profit impegnata nella realizzazione di progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in 33 Paesi, inclusa l’Italia. “Questa esperienza – commenta il direttore di Caritas diocesana vicentina, don Enrico Pajarin – è la dimostrazione che, facendo squadra, si possono raggiungere importanti risultati. Con questo progetto da un lato aiutiamo persone in un’ottica di inclusione sociale attraverso il lavoro, dall’altro rispondiamo ad una criticità segnalata dalle aziende agricole, ossia la difficoltà di trovare manodopera qualificata per il lavoro in stalla. Otteniamo dunque un doppio risultato di carattere sociale, che sarà a beneficio di tutta la comunità”. “Dopo il successo del corso per saldo carpentieri avviato con Caritas nei mesi scorsi – sottolinea Franco Argelli, Avsi Project Department – Avsi ha deciso di sostenere anche questa nuova progettazione, nel settore dell’allevamento, nella consapevolezza che la sfida dell’integrazione si vince attraverso il lavoro, costruendo alleanze virtuose fra soggetti diversi e qualificati, come il Terzo settore, le imprese e le Università”.