La Corte dei Conti europea boccia l’operato di Frontex, l’Agenzia Ue per il controllo delle frontiere. È quanto emerge da una relazione speciale che la Corte ha presentato durante una conferenza stampa a Bruxelles. Secondo l’organismo Ue, “Frontex non avrebbe aiutato con sufficiente efficacia gli Stati membri e i Paesi associati a Schengen a gestire le frontiere esterne dell’Ue, nonché il suo sostegno non sarebbe idoneo a contrastare l’immigrazione illegale e la criminalità transfrontaliera”. In particolare, la Corte sostiene che l’Agenzia “non ha pienamente adempiuto al mandato ricevuto nel 2016 e solleva dubbi anche “sulla sua capacità di svolgere efficacemente il nuovo ruolo operativo che le è stato assegnato”. Nel dettaglio la relazione riscontra “lacune e incoerenze” nel sistema di condivisione di dati, che ostacolano l’attività di Frontex e degli Stati membri nel monitorare le frontiere esterne. Inoltre, la Corte punta il dito sulle analisi dei rischi e di valutazione delle vulnerabilità che “non sono sempre basate su dati completi e di buona qualità”. Secondo il report, anche nella lotta alla criminalità transfrontaliera “le operazioni congiunte non sono ancora sufficientemente sviluppate nelle attività quotidiane di Frontex”. Infine, la Corte segnala la “mancanza di una rendicontazione” sull’efficienza e sui costi dell’Agenzia. “Le mansioni affidate a Frontex alle frontiere esterne dell’Ue sono fondamentali”, ha detto Leo Brincat, membro della Corte responsabile della relazione. “Nondimeno, Frontex non le assolve attualmente con efficacia. Ciò desta particolare preoccupazione nel momento in cui vengono conferite a questa Agenzia responsabilità aggiuntive”.