“La Chiesa di Lamezia sia sempre più ‘eucaristica’. Lasciamoci trasformare dal Signore in pane buono, affinché siamo capaci di consegnare la nostra vita agli altri, in particolare a chi non ha nessuno, ai senza difesa”. Lo ha ricordato ieri il vescovo di Lamezia Terme, mons. Giuseppe Schillaci, nell’omelia pronunciata durante la celebrazione eucaristica del Corpus Domini che ha presieduto in cattedrale.
“L’Eucaristia è Mistero dell’Amore di Cristo che si dona senza misura. Anche noi, come singoli e come comunità, siamo chiamati a partecipare di questo amore”, ha sottolineato il vescovo. “L’amore cristiano è un amore che si mette in ginocchio, che si abbassa. È l’amore sconfinato di Cristo che ama tutti, anche chi tradisce”, ha proseguito mons. Schillaci, sottolineando che “noi siamo coinvolti in questo amore”. “Nella vita cristiana c’è questo paradosso: si sale nella misura in cui ci si abbassa”, ha osservato il vescovo. “Anche noi vogliamo salire ‘al piano superiore’, come abbiamo ascoltato nella pagina evangelica, con lo stile del Signore Gesù: non prevaricando sugli altri, non schiacciandoli, ma abbassandoci e servendoli”, ha ammonito mons. Schillaci, evidenziando che “abbiamo bisogno di essere purificati dalle nostre opere di morte. Abbiamo bisogno di essere purificati dal Signore dalle nostre chiusure, che ci rendono sempre più ostili e tristi, per aprire il cuore agli altri”. “Chiesa di Lamezia, sali al piano superiore!”, l’esortazione del vescovo. “È difficile tante volte mettere insieme ‘tutti’ con ‘ciascuno’, ma noi cristiani siamo chiamati a farlo”, l’invito di mons. Schillaci: “Siamo chiamati a diventare sempre più dono, offerta, donne e uomini eucaristici. Siamo chiamati ad essere una comunità che si consegna per il bene di tutti”.