La “Pfarrnetzwerk Asyl” (Rete parrocchiale per l’asilo) organizza anche quest’anno il pellegrinaggio-processione “Romaria” per l’accoglienza e l’apertura ai rifugiati, giunta alla XI edizione. Si terrà il 15 giugno, con un percorso semplificato (nel 2020 non si svolse per la pandemia) all’interno di Vienna, con la partecipazione delle Caritas parrocchiali, del Coordinamento austriaco per l’asilo, dell’Azione cattolica austriaca. Oggi la “Pfarrnetzwerk Asyl” è composta da 15 parrocchie che si battono per i rifugiati e agiscono contro l’esclusione con eventi informativi e spunti spirituali. Il “Pellegrinaggio Romaria” si offre come segno visibile del rispetto dei diritti umani e della dignità dei rifugiati, dando visibilità – spiegano i promotori – alle parrocchie e alle organizzazioni religiose dell’area viennese che lavorano per i rifugiati. “Fino ad oggi le persone sono bloccate alle frontiere esterne dell’Ue e abbandonate a se stesse. Fino ad oggi, i rifugiati vivono qui con noi in condizioni precarie e nel timore di essere deportati in Paesi in cui sono minacciati di morte. E ancora oggi la gente muore in fuga”, afferma il comunicato della Rete parrocchiale per l’asilo. Tra i temi principali proposti per la riflessione durante il percorso c’è la situazione alle frontiere esterne dell’Ue.