Visita ieri pomeriggio al Centro Mondo Migliore di Rocca di Papa del Procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho. Accompagnato dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, De Raho ha visitato il Centro gestito dalla Cooperativa Auxilium che accoglie attualmente 340 persone (di cui 49 minori) di 28 paesi del mondo, tutti richiedenti asilo in Italia. “Venite da Paesi in cui avete sofferto e avete dovuto subire atrocità inimmaginabili. Nel mio lavoro mi è perfettamente noto ciò che avete vissuto. So che vi hanno raccolto in campi dove vi hanno trattato come animali, soltanto perché volevate trovare un Paese migliore”. “Il nostro Paese – ha quindi aggiunto il procuratore – ha scolpito nella Costituzione, all’articolo 10 comma 3, un diritto. È il diritto di asilo in favore di tutti coloro che vivono in territori nei quali non vengono riconosciuti i diritti della nostra democrazia. Il patrimonio più grande che abbiamo, sono la dignità e la libertà. Sono diritti che nessuno mai vi può portare via”. Rivolgendosi ancora alle famiglie ospiti del Centro, il procuratore ha detto: “approfittate di questo tempo, integratevi, rispettate le norme, fate in modo che tutti vi guardino come un esempio e in voi possano vedere un futuro diverso, globale, e di accoglienza”. De Raho ha poi espresso parole cariche di gratitudine anche per quanto la Chiesa italiana fa sul territorio. “Salvare i popoli che si trovano in difficoltà. Intervenire per risollevare. In questo la Chiesa svolge un compito enorme”.
Parlando a margine con il Sir, il procuratore insiste: “Ovunque, su tutto il territorio nazionale, laddove c’è un’esigenza, la Chiesa è l’organismo sempre presente per coloro che si trovano in condizioni di indigenza, che hanno bisogno di un alloggio, che chiedono un pasto. È la Chiesa, con i suoi parroci e le sue organizzazioni territoriali, a sostenere queste situazioni”. Con progetti come “Liberi di scegliere”, sostenuto dalla Cei e da Libera, “possiamo dare prova ai contesti mafiosi – ha aggiunto De Raho – che esistono alternative di vita diverse dalla illegalità e sono alternative sicuramente migliori rispetto ai loro modelli di vita che sono solo atrocità, sofferenza, mancanza di libertà. È importantissimo il merito che la Chiesa ha”. “Non è un merito, è un dovere di giustizia”, ha risposto il cardinale Bassetti. “Noi ci sentiamo responsabili della formazione e della educazione dei giovani. Vogliamo soprattutto far sentire ai giovani che la Chiesa è per loro come una mamma che li accompagna e li tiene per mano. Non devono mai sentirsi soli”. Il 10 giugno, la cooperativa Auxilium compie qui cinque anni di attività: lungo questo periodo sono passate oltre 7mila persone di cui 600 minori accompagnati.