Germania: il card. Marx offre le dimissioni al Papa. “Mi assumo la corresponsabilità relativa alla catastrofe degli abusi”

Il card. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, ha offerto le proprie dimissioni al Papa. A confermarlo è l’arcidiocesi di Monaco. Nella lettera indirizzata al Santo Padre il porporato tedesco sostiene che la Chiesa cattolica è giunta “a un punto morto” riguardo alla questione degli abusi sessuali, e motiva così la sua decisione: “Sostanzialmente per me si tratta di assumermi la corresponsabilità relativa alla catastrofe dell’abuso sessuale perpetrato dai rappresentanti della Chiesa negli ultimi decenni. Le indagini e le perizie degli ultimi dieci anni mi dimostrano costantemente che ci sono stati sia dei fallimenti a livello personale sia errori amministrativi, ma anche un fallimento istituzionale e sistematico”. “Le polemiche e discussioni più recenti hanno dimostrato che alcuni rappresentanti della Chiesa non vogliono accettare questa corresponsabilità e pertanto anche la corresponsabilità dell’Istituzione”, fa notare Marx: “Di conseguenza rifiutano qualsiasi tipo di riforma e innovazione per quanto riguarda la crisi legata all’abuso sessuale”. Secondo il cardinale tedesco, al contrario, “due sono gli elementi che non si possono perdere di vista: errori personali e fallimento istituzionale che richiedono cambiamenti e una riforma della Chiesa. Un punto di svolta per uscire da questa crisi può essere, secondo me, unicamente quella della ‘via sinodale’”. “Per assumersi della responsabilità – la tesi del porporato – non è sufficiente reagire soltanto nel momento in cui si riesce ad individuare, sulla base degli atti, chi sono i singoli responsabili e quali i loro errori ed omissioni. Si tratta, invece, di chiarire che noi in quanto vescovi vediamo la Chiesa come un suo insieme”. “Personalmente avverto la mia colpa e la corresponsabilità anche attraverso il silenzio, le omissioni e al troppo peso dato al prestigio dell’Istituzione”, aggiunge il cardinale, secondo il quale “soltanto dopo il 2002 e, successivamente, in modo più intenso dal 2010 sono emersi i responsabili degli abusi sessuali”, ma “questo cambiamento di prospettiva non è ancora giunto al suo compimento. La trascuratezza e il disinteresse per le vittime è stata certamente la nostra più grande colpa in passato”. “Credo che una possibilità per esprimere la mia disponibilità ad assumermi delle responsabilità sia quella delle mie dimissioni”, conclude Marx: “In tal modo probabilmente potrò porre un segnale personale per una nuova ripartenza della Chiesa e non soltanto in Germania”.

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