È stato inaugurato oggi il primo Climate Clock italiano, alla presenza del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e dell’amministratore delegato del Gestore dei servizi energetici (Gse spa), Roberto Moneta. Il grande orologio, installato nella sede del ministero della Transizione ecologica (Mite), in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente – che si celebra il 5 giugno – indica in poco meno di 7 anni (6 anni e sette mesi) il tempo utile, secondo gli scienziati del Mcc (Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change), per adottare comportamenti e interventi che limitino a 1,5° gradi l’aumento della temperatura media del pianeta. Un tempo che, naturalmente, può variare a seconda delle iniziative che saranno prese a livello globale.
Nato sulla scia della campagna internazionale inaugurata il 19 settembre 2020 dagli artisti Gan Golan e Andrew Boyd con il Climate Clock installato sulla facciata del Metronome di Union Square a Manhattan, l’orologio italiano indicherà anche la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili nel mondo, oltre a citare il pensiero di sei fra artisti, scienziati e attivisti noti per il loro impegno verso l’ambiente e la natura.
“Nei prossimi mesi ci attendono sfide fondamentali, dal G20 Ambiente, clima ed energia fino alla Cop26 sul clima a Glasgow, passando per la Youth4Climate e la PreCop che ospiteremo nel nostro Paese”, ha dichiarato Cingolani. “L’orologio del clima che inauguriamo sulla facciata del Mite da oggi dialoga in contemporanea con quello già installato anche a Glasgow. Il tempo che questi orologi indicano è il tempo che abbiamo per agire. Un tempo che possiamo invertire. La transizione ecologica è lo strumento principale per spostare queste lancette e liberarci dalla spada di Damocle dei rischi a cui ci espongono i cambiamenti climatici. L’ora che segna è l’ora della volontà”.
L’installazione ha, infatti, l’obiettivo di sensibilizzare le coscienze dei cittadini sul tema dei cambiamenti climatici, in modo che ognuno possa sentirsi parte di un percorso condiviso, che condurrà a un futuro a basse emissioni di carbonio.
Collocato all’ingresso della sede del Mite in via Cristoforo Colombo a Roma, l’orologio del clima rientra nelle numerose iniziative, previste dal Ministero, di avvicinamento alla Conferenza sui cambiamenti climatici (Glasgow, 1-12 novembre 2021).
Le citazioni riprodotte nel display dell’orologio sono: “La CO2 è come il sale, indispensabile alla nostra vita, ma velenosa se in eccesso” del chimico James Lovelock; “Non abbiamo più tempo per essere pessimisti” dell’analista ambientale e fondatore del Worldwatch Institute, Lester R. Brown; “Il futuro ci giudicherà soprattutto per quello che potevamo fare e non abbiamo fatto” del regista Ermanno Olmi; “L’immutabilità è il mutare della Natura” della poetessa Emily Dickinson; “La gestione sostenibile delle nostre risorse naturali promuoverà la pace” del premio Nobel per la pace Wangari Maathai e “La Terra non è un’eredità ricevuta dai nostri Padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli” del capo nativo americano See-ahth.