Viene presentato oggi in Gran Bretagna un rapporto pubblicato dall’Institute of Health Equity (Ihe) dell’University College London, che prende in esame le disuguaglianze sanitarie nella regione di Manchester, dove tra febbraio 2020 e marzo 2021 il tasso di mortalità Covid-19 è stato superiore del 25% rispetto all’Inghilterra nel suo insieme. Il dato demografico: “L’aspettativa di vita è diminuita nel 2020 di 1,6 anni per gli uomini e di 1,2 anni per le donne nel nord-ovest rispetto a 1,3 anni e 0,9 anni, rispettivamente, in tutta l’Inghilterra”. Il dato socio-economico: “Le disuguaglianze sanitarie si sono ampliate” con un costo di 39 miliardi di sterline l’anno. Secondo il direttore dell’Istituto, Michael Marmot, “le evitabili disuguaglianze sanitarie derivano da disuguaglianze economiche e sociali di lunga data e, come nel resto del Paese, da svantaggi legati all’etnia di appartenenza” – che il rapporto rintraccia – a cui si sono aggiunti i “molteplici impatti negativi” dei lockdown che “danneggeranno la salute e amplieranno le disuguaglianze”. Il rapporto (che nell’originale inglese si intitola “Build Back Fairer in Greater Manchester: Health Equity and Dignified Lives”) prende in esame una serie di fattori che soggiacciono alle disuguaglianze e offre raccomandazioni per “ricostruire in modo più equo”, azioni che presuppongono però “che il governo centrale si impegni in investimenti aggiuntivi a lungo termine”.