“Altre vite smorzate nel tratto di mare fra Lampedusa e Lampione, un drammatico ulteriore naufragio – avvenuto questa notte – che è anche il risultato dello stallo ancora in corso in seno ai Paesi europei, i quali non stanno affrontando la questione delle migrazioni e dell’accoglienza con una strategia chiara, equilibrata e soprattutto umana. È in stallo da troppo tempo”. Così Yassine Lafram, presidente dell’Unione Comunità islamiche d’Italia (Ucoii), commenta l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo.
“Ci stringiamo intorno alle vittime, ai loro familiari e a coloro i quali, tra i superstiti, dovranno affrontare un iter lungo e doloroso per vedere rispettata la loro esistenza”, si legge in una nota dell’Ucooi. “Siamo certi che il nostro primo ministro, Mario Draghi, stia cercando di arrivare a una soluzione insieme all’Unione europea e per questo sottolineiamo un fatto: non c’è più tempo sia per la cittadina di Lampedusa, sia per le vite in ballo che sono e saranno ancora molte se non si interviene”, conclude l’Unione Comunità islamiche d’Italia.