Droga: Dadone (ministro), “in pandemia quasi tutto si è fermato tranne la diffusione e il commercio delle sostanze”

“È importante organizzare entro la fine di questo anno la Conferenza nazionale sulle droghe, perché un confronto su questo tema è importante e dovuto. Purtroppo, si fa troppa attenzione a schieramenti e ideologie e ci si dimentica delle persone, che invece hanno bisogno di un supporto per rispondere alle loro fragilità”. Lo ha detto Fabiana Dadone, ministra per le Politiche giovanili con delega alle politiche antidroga, intervenendo alla video conferenza “Dalla rete delle relazioni alle nuove politiche sulle dipendenze”, promossa oggi da Cnca, Fict e Intercear, in occasione della Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di sostanze stupefacenti, che si è celebrata il 26 giugno. “La pandemia ci ha insegnato di riportare le persone al centro, soprattutto quelle fragili – ha ricordato Dadone –. Il paradosso che ci ha mostrato la pandemia è che quasi tutto si è fermato tranne la diffusione e il commercio delle sostanze. Questo ci deve far riflettere. Dalla Relazione annuale al Parlamento sulle droghe (dati 2020), che abbiamo consegnato la scorsa settimana, vediamo che c’è stato un aumento di sequestro di sostanze psicoattive; c’è stata una contrazione della cannabis ma l’utilizzo della cocaina si è quadruplicato e sono state censite più di cento nuove sostanze psicoattive”. Oggi “abbiamo bisogno di ripartire dalle relazioni umane con la presa in carico della persona, ma anche con il rapporto che si crea con la famiglia e il supporto che questa può dare in termini di prevenzione e di denuncia del disagio”. “Inutile andare dietro le sostanze ma dobbiamo lavorare sulle persone e sulla prevenzione e sull’informazione, lavorando con i giovani facendo capire i rischi”, ha concluso la ministra.
Flavio Siniscalchi, capo del Dipartimento per le politiche antidroga, ha annunciato: “Oggi sarà pubblicata la Relazione sulle droghe sul sito del Dipartimento”. “Dobbiamo cogliere gli spunti di innovazione e la capacità di resilienza che i servizi hanno mostrato nel periodo della pandemia”, ha aggiunto, annunciando che il ministro Dadone, con il Dipartimento Politiche antidroga, ha avviato “tavoli di confronto” condivisi con la partecipazione di tutti gli attori del settore finalizzati a preparare la Conferenza nazionale. Il 5 luglio, ha continuato il capo del Dipartimento, “ci sarà un gruppo di lavoro con tutte le comunità terapeutiche per iniziare ad avviare un ragionamento sulla metodica e sulle modalità con le quali intendiamo avviare la conferenza nazionale sulle droghe”.

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