Ieri, nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, è stata inaugurata dal vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti, la Casa di Pietro, una nuova struttura ispirata dall’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco, collocata all’interno della rettoria di San Pietro Incarnario, nel pieno centro storico della città scaligera.
Alla presenza del sindaco di Verona, Federico Sboarina, e del direttore dei Servizi socio sanitari dell’Aulss 9 Scaligera, Raffaele Grottola, il vescovo Zenti e il presidente della Fondazione per la famiglia San Pietro, mons. Alessandro Bonetti, hanno introdotto i presenti a quella che intende essere “un’opera segno” della diocesi di Verona, rivolta a tutte le famiglie, di qualunque nazionalità, religione, cultura, che vivono una crisi, una difficoltà relazionale, ma anche un passaggio complesso della loro storia, come può essere un lutto, una malattia, o la nascita di un figlio a cui non ci si sente sufficientemente preparati.
“Questa casa vuole essere un’opera segno – ha affermato mons. Zenti –, un segnale per tutti, per dirci ‘diamoci da fare molto di più’, perché le famiglie in difficoltà sono numerosissime e saranno sempre di più. È la società intera, in tutte le sue espressioni, che deve prendersi carico della difficolta sociali, che non possono essere risolte con una sola iniziativa, seppur lodevole. È necessario che siamo molto più uniti tra noi, perché le famiglie, che sono il perno della società e la sua cellula elementare, possano essere sempre tutelate e accompagnate”.
Le proposte si estendono anche ai giovani e agli adolescenti, così come ai separati, ai divorziati, ai conviventi e alle coppie in nuova unione.
“Nasce a Verona questa casa Amoris Laetitia, dove ci si prende cura delle persone e le si accompagna sia spiritualmente sia dal punto di vista psicologico e clinico se necessario”, ha aggiunto mons. Bonetti.
Nella Casa di Pietro confluiscono diversi soggetti: il Consultorio diocesano di Verona centro, il Tribunale ecclesiastico diocesano, un’equipe di sacerdoti e laici che accompagna le famiglie ferite; ma il vero motore della struttura sarà la neonata Fondazione per la famiglia San Pietro, che raggruppa alcuni consultori familiari che si ispirano alla Carità evangelica per operare in rete e potenziarne l’azione e l’organizzazione, ponendosi in stretta sinergia con gli enti pubblici e privati del territorio.
Nel concreto, la Casa di Pietro offre colloqui di sostegno psicologico, di valutazione psicodiagnostica, consulenze familiari, percorsi di mediazione, consulenze legali. Un servizio specifico è offerto a giovani e adolescenti, dedicando loro uno sportello di ascolto e colloquio con professionisti formati per una risposta umana e professionale a loro misura. Sul fronte più propriamente sanitario, visite e percorsi pre e post parto rivolti ai genitori e la possibilità per le neomamme di ricevere consulenze anche a domicilio.
Non mancheranno le proposte formative per la prevenzione del disagio e dei conflitti e la promozione del benessere relazionale, rivolte anche a scuole, associazioni e comunità.