L’impatto finanziario della pandemia in Italia è stato sentito dal 45% di cittadini, mentre il 31% lo prevede per il futuro. È solo il 23%, a fronte di una media europea del 42%, a non aver sentito ripercussioni sul reddito per la crisi da Covid. Tra gli italiani intervistati dall’agenzia Kantar che tra marzo e aprile ha condotto il sondaggio Eurobarometro per il Parlamento europeo, il 62% ha dichiarato di avere avuto spesso (10%) o qualche volta (52%) difficoltà a pagare le bollette a fine mese. Il 50% ha indicato che le restrizioni imposte durante la pandemia hanno generato danni a livello economico che superano i benefici sanitari. A dominare in Italia sono sentimenti di incertezza e senso d’impotenza. Rispetto invece alle misure messe in campo dall’Ue per contrastare la pandemia, c’è il 48% di soddisfatti. Il 76% degli italiani vuole un’Ue con maggiori competenze per affrontare crisi come la pandemia: a livello europeo la percentuale è del 74%, ma la percentuale italiana era dell’80% nell’edizione 2020 del sondaggio. In particolare gli italiani hanno definito come compito prioritario aumentare le risorse per lo sviluppo di trattamenti e vaccini (39%, contro il 29% a livello Ue); poi l’accesso a vaccini sicuri ed efficaci per tutti i cittadini dell’Ue (37%); terza cosa importante per gli italiani è sviluppare una politica sanitaria europea (34%, rispetto al 25% in media Ue). Rispetto alle attese verso il Parlamento europeo, il 75% degli italiani che hanno partecipato al sondaggio vuole che i propri deputati mettano la salute pubblica in primo piano (la media Ue è del 49%), quindi misure per sostenere l’economia e creare nuovi posti di lavoro (54% in Italia, 39% a livello Ue), la lotta contro la povertà e l’esclusione sociale (36% in Italia, 39% in Ue) e l’azione contro il cambiamento climatico (24% in Italia, 34% nella media Ue). Meno di un terzo degli italiani intervistati ritiene che le cose “stiano andando nella direzione giusta” tanto a livello di Paese Italia (31%), quanto di Ue (32%), ma è comunque il 59% ad essere ottimista sul futuro dell’Ue.