Coronavirus Covid-19: Cnr-Iriss, il turismo di lusso sarà il primo a ripartire. L’Italia è il Paese più attrattivo

Il turismo di lusso sta assumendo un trend crescente, nonostante la crisi provocata dalla pandemia Covid-19. Grazie alla disponibilità di clienti benestanti, questa forma di turismo può essere intesa anche come un veicolo di sviluppo regionale e di crescita economica. Lo afferma l’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iriss) in uno studio contenuto nella XXIV edizione del “Rapporto sul turismo italiano” scaricabile sul sito dell’Istituto www.iriss.cnr.it. La ricerca, tra le altre cose, indica che entro il 2025 la base di clienti del lusso si espanderà a 450 milioni rispetto ai 390 milioni del 2019, soprattutto grazie alla crescente classe media, principalmente asiatica, e che l’Italia risulta essere il Paese con maggiore attrattività.
“I millennials, la generazione dei nati tra i primi anni Ottanta e la metà degli anni Novanta, che rappresentano il 20% dei turisti internazionali, costituiranno probabilmente l’ancora di salvezza per gli operatori del luxury travel durante la nuova fase di ripartenza post pandemia, rafforzando contestualmente il concetto che il modo di offrire i pacchetti viaggio dovrà necessariamente cambiare per rispondere alle mutate esigenze dell’utenza”, spiega il ricercatore ed economista del Cnr-Iriss Antonio Coviello, autore dello studio specifico di settore pubblicato nel Rapporto, docente di Marketing del turismo all’Università di Napoli “Parthenope”. I maggiori “consumatori” di questo settore sono di origine asiatica: cinesi, indiani e giapponesi.

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