“Oggi siete qui perché Gesù, con la forza del suo Spirito vi ha raggiunti, toccati, guariti e trasformati lungo gli anni. Continuate a far crescere la vostra fede ogni volta che aprirete la bocca per annunciare la Parola viva di Gesù e ogni volta che lo donerete nella celebrazione dei sacramenti. Sostenete, poi, la fede debole dei fratelli che, magari senza rendersene conto, hanno bisogno proprio della forza di salvezza del nostro Signore risorto”. Così l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, si è rivolto ai due novelli sacerdoti – don Alex De Nardo e don Tacio Puntel – che ha consacrato ieri oggi pomeriggio in cattedrale.
Commentando la pagina evangelica della liturgia domenicale, l’arcivescovo ha sottolineato che “Gesù è l’unico Salvatore. Egli è venuto tra gli uomini per comunicare loro la compassione di Dio perché erano tormentati dal male e dalla morte, come la figlioletta di Giairo”. “La sua compassione, però, non è solo un’emozione, un sentimento o una parola di sostegno come, al massimo, riusciamo a fare noi verso coloro che soffrono, pur con tutto il nostro affetto”, ha proseguito, aggiungendo che “la compassione di Gesù è una forza potente di vita e di amore che esce dal suo cuore e dal cuore di Dio Padre ed entra in colui che si apre nella fede, sanandolo e trasformandolo”. “Chi lo cerca con fede, può realmente ‘toccare’ Gesù ascoltando la sua Parola viva ed incontrandolo nei sacramenti”, ha sottolineato mons. Mazzocato: “Può ricevere il suo Santo Spirito – che è la potenza del suo amore divino – grazie al quale Gesù risana il nostro corpo facendolo risorgere con lui, dopo la distruzione della morte e risana la nostra anima dal male del peccato, ancora più tremendo e distruttivo”. “Agli apostoli – ha ricordato l’arcivescovo – Gesù ha consegnato la sua Parola e i suoi sacramenti e ha dato loro il potere di offrirli ai fratelli perché tutti avessero la possibilità, in ogni parte del mondo e in ogni tempo, di ‘toccarlo’ e di ricevere in loro la guarigione e la salvezza dell’anima e del corpo”. “Mediante l’imposizione delle mani e una particolare effusione dello Spirito Santo, gli apostoli hanno trasmesso lo stesso potere ai loro successori, i vescovi e i presbiteri. Tra poco, grazie all’imposizione delle mani mie e di tutti i confratelli presbiteri e all’unzione col sacro crisma, anche don Alex e don Tacio riceveranno la stessa effusione dello Spirito Santo”, ha evidenziato mons. Mazzocato, spiegando che “da quel momento la loro vita sarà totalmente consacrata a portare la compassione di Gesù a tutti coloro che incontreranno. La trasmetteranno con i sentimenti del loro cuore che dovrà sempre più conformarsi al Sacro Cuore di Gesù. Ma, specialmente, potranno offrire la possibilità di ‘toccare’ realmente Gesù annunciando la sua Parola e offrendo la sua vita, il suo perdono, il suo Corpo e Sangue nella celebrazione dei sacramenti”.