“Questa sera il mio cuore di padre e pastore è in festa. E si unisce al cuore in festa della comunità di San Giovanni che, al termine di un lungo percorso, carico di storia – una storia sinergica con la storia della città di Avezzano – oggi celebra la dedicazione della sua chiesa”. Queste le parole del vescovo di Avezzano, mons. Pietro Santoro, nella parrocchia di San Giovanni, guidata dal parroco don Franco Tallarico, durante la messa per la dedicazione della chiesa e del nuovo altare. Il progetto di adeguamento liturgico della chiesa di San Giovanni comprende altare e ambone. Questi lavori di adeguamento sono stati eseguiti secondo le norme emanate dalla Cei e dall’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto. Nei precedenti lavori di rifacimento del presbiterio e dell’intera pavimentazione, terminati nel 2013, si è posta attenzione all’utilizzo di materiali marmorei già presenti nell’aula e nell’altare maggiore, donato dal principe Alessandro Torlonia e restaurato dopo il bombardamento della seconda guerra mondiale. I materiali presenti sono i marmi Giallo Siena, Rosso Francia, Verde Guatemala e Bianco di Carrara già riutilizzati nella pavimentazione dell’aula e del presbiterio. Questi sono stati usati per il nuovo altare, ambone e per l’urna che custodirà le spoglie di madre Teresa Cucchiari. L’altare è stato realizzato in dimensioni contenute, a forma quadrangolare, in marmo Rosso Francia. Il blocco centrale è in marmo Bianco di Carrara con i quattro lati uguali. Un leggero gioco di rientranze, realizzate tra l’altare e il pavimento, crea un effetto-ombra funzionale all’alleggerimento delle masse. Il nuovo ambone è stato posto nel luogo in cui si ergeva il pulpito marmoreo smontato diversi decenni fa e del quale si conservano ancora alcuni elementi scultorei, in particolare dei bassorilievi raffiguranti scene della vita di Cristo. A motivo della iconografia appropriata al tema dell’ambone, si è proceduto all’inserimento dei due pannelli sulle transenne marmoree laterali del nuovo Luogo della Parola, rispettivamente “Il discorso della montagna” e “Gesù Maestro”. L’ambone è avanzato verso l’assemblea in modo da costituire una sorta di cerniera tra presbiterio e aula. Per la conservazione dei resti di madre Teresa Cucchiari, appartenente all’Ordine delle Trinitarie è stata scelta la prima cappella a sinistra dell’ingresso come luogo commemorativo ove collocare l’urna marmorea. La scelta dei marmi riprende le varietà già esistente nella chiesa con inserti di marmo blu presente nel logo delle Suore Trinitarie che si combina col rosso nella configurazione della croce posta sulla sommità dell’urna.