“La vostra presenza incoraggia e permette ai passi, che stiamo compiendo, di avere futuro e speranza”. Con queste parole mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, ha salutato i circa 100 partecipanti “in presenza” – oltre ai tanti collegati via Facebook e YouTube – all’Incontro nazionale islamo-cattolico organizzato dall’Ufficio Cei per l’ecumenismo e il dialogo, insieme ai leader delle principali Comunità islamiche presenti in Italia. “Passi significativi: ambiente e cura del Creato” è il tema del dibattito che si sta svolgendo tra momenti in Auditorium e laboratori di gruppo nella cittadella di Loppiano, del Movimento dei Focolari. L’incontro si concluderà questo pomeriggio con un gesto simbolico, la piantumazione di un albero di melograno. Un albero particolarmente significativo per le tre religioni abramitiche: simbolo di giustizia per la tradizione ebraica, segno della sofferenza e della resurrezione di Gesù per la tradizione cristiana e simbolo di fertilità in diverse tradizioni orientali. L’incontro di Loppiano – spiega al Sir mons. Giuliano Savina direttore dell’Ufficio Cei – fa parte di un progetto quinquennale che ha l’obiettivo di declinare in maniera concreta alcuni punti del Documento di Abu Dhabi sulla Fratellanza umana, firmato da Papa Francesco e dal grande Imam di Al-Azhar Ahmad al Tayyib. Al centro dei lavori di Loppiano quest’anno è stata posta la questione ambientale. Nei prossimi anni si discuterà della relazione “uomo-donna”, di cittadinanza e di lavoro. “Il titolo di questo incontro richiama i passi significativi che stiamo compiendo”, ha detto mons. Russo. “Si tratta di passi che ci permettono di approfondire le relazioni creando le condizioni per aprire le porte della fiducia, attraverso un processo di coerenza che passa per la mutua conoscenza delle nostre tradizioni religiose”. L’auspicio è che si possano generare anche nel territorio italiano “dinamiche inedite” di dialogo, incontro e ascolto, “di regione in regione”: “è questa la sfida che ci viene affidata”. L’incontro di Loppiano terminerà con indicazioni concrete “di buone pratiche”, frutto dei laboratori, che “insieme possiamo incoraggiare e promuovere”. “È questo un vero e proprio esercizio di fratellanza umana – ha concluso Russo – che fa bene alle nostre reciproche relazioni e all’Italia intera”.