Oim, Unhcr e Unicef hanno accolto ieri con favore il ricollocamento di 43 richiedenti asilo con due voli per la Francia. L’arrivo, avvenuto nell’ambito del programma Ue di relocation gestito dal governo greco, ha portato il numero totale di persone ricollocate dalla Grecia in altri Paesi europei a oltre 4.000. Ad oggi, spiegano le agenzie delle Nazioni Unite in una nota diffusa oggi, dall’inizio dell’iniziativa finanziata dall’Ue ad aprile 2020, l’azione collettiva intrapresa da Grecia, governi europei, Onu, agenzie Ue e partner non governativi ha reso possibile il ricollocamento dalla Grecia di 4.008 persone, tra cui minori e adulti vulnerabili. Di queste, 1.628 erano rifugiati con status riconosciuto, 1.531 richiedenti asilo e 849 minori non accompagnati.
Le Nazioni Unite – viene assicurato – sono pronte a supportare ulteriori ricollocamenti mediante l’implementazione di un processo standardizzato e sistematico a favore di quanti ne abbiano necessità, compresi i minori non accompagnati.
“Siamo orgogliosi di aver realizzato il ricollocamento dalla Grecia di 4.000 persone durante un periodo così difficile e siamo convinti di poter fare di più, in collaborazione con la Grecia, con i nostri partner ed i governi in Europa”, ha dichiarato Gianluca Rocco, capomissione Oim in Grecia. “Il programma di ricollocamento ha dimostrato il proprio potere trasformatore non solo in quanto praticabile meccanismo di solidarietà, ma soprattutto, per i benefici apportati alle vite delle persone più vulnerabili”.
Per Mireille Girard, rappresentante Unhcr in Grecia, “il ricollocamento mostra che per aiutare i Paesi costieri a gestire gli arrivi è necessario un approccio multilaterale: solo lavorando insieme e condividendo le responsabilità è possibile far fronte alle sfide comuni e garantire soluzioni a favore dei rifugiati e dei richiedenti asilo più vulnerabili”.
“Siamo confortati dai progressi compiuti finora nel ricollocamento di minori vulnerabili, in particolare considerando che sono avvenuti nel corso di una pandemia”, ha aggiunto Luciano Calestini, rappresentante dell’Ufficio Unicef in Grecia, secondo cui “gli sforzi profusi mostrano il potere trasformatore che può esercitare la solidarietà europea nel conseguimento del rispetto dei diritti dei minori”.
Ad oggi, sono 13 i Paesi – Germania, Francia, Portogallo, Finlandia, Belgio, Irlanda, Norvegia, Lituania, Bulgaria, Italia, Paesi Bassi, Svizzera, e Lussemburgo – che hanno accolto persone, famiglie e minori beneficiari di ricollocamento.