Chiesa cattolica e Comunità islamiche italiane in dialogo sui grandi temi dell’ambiente e della cura del creato. Si terrà a Loppiano (Fi) domani, 26 giugno, l’Incontro nazionale islamo-cattolico organizzato dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana, insieme ai leader delle principali Comunità islamiche presenti in Italia. L’evento – che ha per tema “Passi significativi: ambiente e cura del Creato” – fa parte di un progetto quinquennale che ha l’obiettivo di declinare alcuni punti del Documento di Abu Dhabi sulla Fratellanza umana, firmato da Papa Francesco e dal grande Imam di Al-Azhar Ahmad alTayyib. “Avviato nel 2019 con lo storico incontro tra gli operatori pastorali per il dialogo interreligioso della Chiesa cattolica e i leader delle Comunità islamiche presso la moschea di Roma – si legge in un comunicato diffuso oggi dalla Cei – il cammino di confronto e dialogo è proseguito sul territorio, a livello culturale, formativo e religioso. In questo quadro, l’incontro di Loppiano rappresenta una tappa significativa, dedicata al tema del Creato”. “Non averne cura – spiegano gli organizzatori – vuol dire non saperlo riconoscere come dono di Dio e, in ultima analisi, non amare la vita così come da sempre è stata voluta da Colui che ce l’ha donata”. I lavori si apriranno con i saluti di mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, di Abdellah Redouane, segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia (Cici), e di Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle Comunità islamiche d’Italia (Ucoii). Dopo le relazioni di Martino Diez, docente all’Università Cattolica e direttore scientifico della Fondazione internazionale Oasis, e di Shahrzad Houshmand Zadeh, teologa musulmana e docente, si svolgeranno 14 laboratori tematici, coordinati ciascuno da due moderatori, che hanno il compito di favorire il dialogo e la mutua conoscenza. Nel pomeriggio è prevista la presentazione delle sintesi dei contributi emersi e delle buone pratiche da sostenere nei territori. L’auspicio, sottolineano gli organizzatori, è quello di “avviare e incoraggiare processi, così come invita a fare Papa Francesco: ciascuno nel proprio territorio, ammaestrato dallo Spirito e in Suo ascolto, promuoverà la condizione migliore perché il seme dello Spirito di pace e di giustizia possa trovare buona accoglienza per realizzare i frutti da Lui desiderati”. È possibile seguire la diretta dell’Incontro nazionale sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Cei.