Il Consiglio d’Europa ha pubblicato una serie di schede che forniscono informazioni sull’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) da parte di ogni Stato membro. La Cedu è un tribunale internazionale composto da tanti giudici quanti sono gli Stati che hanno ratificato la Convenzione europea sui diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Alla Corte possono ricorrere persone singole o gruppi di persone e ong che ritengono di aver subito una violazione da parte dello Stato di uno dei loro diritti (sanciti dalla Convenzione). La Corte emette sentenze che gli Stati membri devono eseguire. Il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa è responsabile della supervisione dell’esecuzione delle sentenze della Corte da parte degli Stati membri. L’esecuzione, ha affermato la Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić è “condizione essenziale per il successo del sistema internazionale dei diritti dell’uomo in Europa”. Ora si può, dal sito del Consiglio d’Europeo, vedere il numero di nuovi casi, casi pendenti e casi chiusi negli ultimi dieci anni per ciascuno Paese. Questo servirà per “promuovere la trasparenza nel processo di esecuzione delle sentenze e facilitare l’accesso alle informazioni per le parti interessate”, spiega una nota del Consiglio.