“Credo che un partenariato tra le nostre esperienze, che da Roma mostri quello che l’Italia può proporre al mondo, sia una via da percorrere”. Lo ha detto il vicedirettore generale della Fao Maurizio Martina nel corso della sua visita odierna all’Università e al Policlinico universitario Campus Biomedico, a Roma.
Nel corso della mattinata, dopo l’incontro con il rettore Raffaele Calabrò e i vertici universitari, Martina ha visitato i laboratori di ricerca incontrando docenti, studenti e ricercatori della Facoltà di Scienze e tecnologie per l’uomo e l’ambiente impegnati nello sviluppo di soluzioni innovative in campo alimentare, per la coltivazione delle piante, per la salute e il benessere della persona in un’ottica “One-health”.
“Ho constatato la grande forza di questa esperienza – ha sottolineato Martina al termine della visita alle strutture universitarie – dobbiamo collaborare perché la pandemia ci ha dimostrato che attorno alle questioni alimentari si gioca una grande sfida per il futuro della salute e della terra. È una sfida che ci chiede di formare nuove professionalità che affrontino la questione alimentare in termini nuovi. Penso ai temi dell’innovazione al servizio di una corretta informazione”. “Insieme alla Fao vogliamo condividere questo patrimonio di capacità e sensibilità ecologica a favore di progetti che puntino con decisione allo sviluppo umano e alla sostenibilità dell’agricoltura del futuro”, ha osservato da parte la preside della Facoltà, Laura De Gara.