Intense giornate europee per il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che oggi è intervenuto alla sessione plenaria del Parlamento europeo, a Bruxelles. “Il partenariato strategico Europa-Onu è più necessario che mai”, ha affermato, ringraziando l’Europa perché è “il contribuente più generoso” al bilancio delle Nazioni Unite e il “più grande donatore umanitario”. Di crisi Covid ha poi parlato Guterres e di come “la pandemia stia causando più morti nel mondo oggi di un anno fa”; per questo ha invocato una “giustizia vaccinale”, da raggiungere accelerando la capacità produttiva di vaccini e unendo le forze per un “piano vaccinale globale”, che prenda in considerazione “tutte le possibilità esistenti”. Guterres ha denunciato differenze “scioccanti” anche nei piani di ripresa economica tra i Paesi del mondo e di “tragedia africana” all’orizzonte, rispetto alle basse previsioni di ripresa. Di qui l’appello alla solidarietà, alla messa a disposizione di liquidità supplementare insieme all’alleggerimento del debito. Guterres ha poi toccato il tema della crisi climatica, anche qui con un occhio e un appello a non lasciare indietro i Paesi in via di sviluppo nel loro sforzo di adattamento. Poi cyber-sicurezza, cooperazione digitale, tecnologie, intelligenza artificiale, con altri complimenti all’Europa per il suo “approccio umano-centrico”. Quindi la pace: “Serve più cooperazione internazionale” rispetto ai nuovi fronti che si stanno aprendo nel mondo cibernetico, un “multilateralismo sulla rete” e inclusivo. E poi un richiamo all’Ue: occorre “proteggere i diritti umani delle persone vulnerabili anche in Europa, a prescindere da dove arrivino”. Sul tema migrazioni è ritornato anche in conferenza stampa: “Non c’è modo” in cui “un Paese da solo” possa gestire la vicenda delle migrazioni, ha sostenuto, invitando l’Ue a unirsi e a stabilire forme di cooperazione a tutti i livelli nel segno della solidarietà. “Ci vogliono investimenti enormi per l’integrazione”, ha aggiunto. Dopo l’intervento in Parlamento, Guterres si è seduto al tavolo dei capi di Stato e di governo per un confronto, in apertura del Consiglio europeo.