“Per quanto riguarda la politica estera, il Consiglio Europeo si occuperà prima di tutto dei rapporti tra Ue e Turchia” e “ribadiremo la nostra preoccupazione per il rispetto dei diritti fondamentali in Turchia, come i diritti delle donne, i diritti civili e i diritti umani”. Lo ha affermato questa mattina il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, intervenendo alla Camera dei deputati per le Comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 24 e 25 giugno.
Sui rapporti con la Russia, ha proseguito il premier, “si farà riferimento alle conclusioni del Consiglio europeo straordinario di maggio e si ribadirà l’impegno ai principi chiave che governano la relazione tra Ue e Russia”.
Draghi ha parlato anche della stabilizzazione del Sahel che “rappresenta una priorità per l’Italia”. “Negli ultimi anni abbiamo ampliato il nostro impegno nella regione, sia sul piano politico, sia su quello della cooperazione allo sviluppo e dell’assistenza nel campo della sicurezza”, ha ricordato il premier, sottolineando che “a riprova dell’attenzione italiana ed europea alla stabilità della regione del Sahel, è opportuno ricordare la nomina, il 21 giugno, dell’on. Emanuela Claudia Del Re come Rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel”.
“Per quanto riguarda la grave crisi umanitaria nel Tigray, l’Italia continua a fare appello per un immediato cessate il fuoco, il pieno accesso umanitario, la fine degli spostamenti forzati”, ha proseguito Draghi: “Chiediamo inoltre indagini indipendenti sulle violazioni dei diritti umani, e l’avvio di un percorso di riconciliazione nazionale. Lo facciamo nel solco dei tradizionali rapporti di amicizia e collaborazione bilaterale e del pieno sostegno al processo di riforme e allo sviluppo del Paese”.