Diocesi: Perugia, accordo di collaborazione con la Fondazione Cassa di risparmio per la promozione dell’arte e della cultura

“Verso il Perugino e oltre” è l’accordo di collaborazione siglato dall’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per promuovere e sviluppare azioni e progetti comuni nell’ambito dell’arte e della cultura, in occasione dei cinquecento anni dalla morte di Pietro Vannucci, il grande maestro del Rinascimento italiano noto a tutti come il Perugino, che cadrà nel 2023. A sottoscriverlo, questa mattina, il vescovo ausiliare mons. Marco Salvi, delegato del cardinale Gualtiero Bassetti per la gestione e promozione dei Beni culturali ecclesiastici e per le celebrazioni del V centenario dalla morte di Pietro Vannucci, e la presidente dalla Fondazione Cristina Colaiacovo.
Due le esigenze segnalate: rafforzare la visione di “sistema” nel campo della gestione e promozione dei beni culturali, anche promuovendo professionalità e progetti innovativi, e unire gli sforzi di analisi ed elaborazione adottando una visione “ampia” dell’esistente e delle prospettive. “L’arcidiocesi di Perugia e Città della Pieve – osserva mons. Salvi – si pone l’obiettivo di intraprendere un percorso di attenta valorizzazione del patrimonio storico-artistico conservato nel Museo diocesano di Perugia, ma anche in numerose chiese del territorio che testimoniano una produzione artistica di grande pregio legata alla committenza ecclesiastica. Sono particolarmente soddisfatto di questa sinergia che si sta creando con la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, da sempre attenta alla promozione e alla tutela dei beni culturali del territorio perugino. La stipula di questo accordo ci consente di operare insieme e di fare squadra, in un settore come quello del patrimonio artistico e museale in cui è necessario unire gli sforzi e le progettualità, creando delle reti, al fine di elaborare azioni ed indirizzi operativi comuni. La diocesi vuole rafforzare la sua azione pastorale attraverso i beni culturali seguendo le indicazioni della Pontificia Commissione per i Beni culturali (2001), al fine di favorire un nuovo umanesimo”.

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