“Come ridurre l’impatto negativo della pandemia da Covid-19 sulla salute mentale dei bambini e degli adolescenti? Come promuovere il benessere psicofisico delle giovani generazioni? Come aiutare i genitori a gestire le difficoltà emotive dei propri figli?”. Sono alcuni degli interrogativi cui tenteranno di dare risposta i relatori del webinar “Sempre di meno, sempre più a rischio. Pandemia Covid-19 e salute mentale di bambini e adolescenti”, trasmesso domani dalle 17 alle 19 in diretta su tutti i profili Social dell’Università Cattolica (@Unicatt).
Ad aprire i lavori mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo. A moderare l’incontro Maria Luisa Di Pietro, direttrice del Centro ricerca e studi sulla salute procreativa della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, e Massimo Antonelli, direttore del Centro di Ateneo di bioetica e Scienze della vita.
Tra i relatori Federico Tonioni, docente di psichiatria all’Università Cattolica e responsabile area per le dipendenze da Web della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, Leonardo Mendolicchio, responsabile dell’Unità operativa riabilitazione dei disturbi alimentari e della nutrizione dell’Istituto Auxologico Italiano, Raffaella Iafrate e Anna Bertoni, docenti di psicologia sociale in Cattolica, Laura Reali, vicepresidente dell’European Confederation of Primary Care Paediatricians.
“L’essere umano – spiegano i promotori dell’incontro – è per la relazione. Si pensi al sorriso del lattante che riconosce, tra le tante, la voce della mamma, alla gioia di vedere un volto conosciuto in mezzo alla folla, al conforto di un abbraccio”. Una dinamica interrotta dalla pandemia: “Marzo 2020 è stato uno spartiacque nel vissuto delle relazioni umane, che si sono dovute confrontare con la grande e spaventosa incognita della pandemia da Covid-19 e le sue conseguenze relazionali e sociali, provocando ferite spesso invisibili”. Per questo l’incontro di domani sarà un’occasione di dialogo e di confronto per “comprendere come rimarginarle e come tracciare nuovi percorsi e soluzioni insieme ai giovani e alle loro famiglie”.