In vista della giornata di riflessione voluta da Papa Francesco, che il prossimo 1° luglio radunerà i principali responsabili delle comunità cristiane presenti in Libano, il direttore di Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), Alessandro Monteduro, ha incontrato l’ambasciatore del Libano presso la Santa Sede, Farid el Khazen. Nel corso del colloquio, secondo quanto riferisce Acs, “il diplomatico ha richiamato le gravi difficoltà del Paese, in particolare la crisi economico-finanziaria, l’elevata inflazione e le tragiche conseguenze dell’esplosione verificatasi nel porto di Beirut dell’agosto 2020. Da un lato vi sono quanti attualmente vivono al di sotto della soglia della povertà, privi di cibo e di medicine, dall’altro vi è una ex-classe media che non può accedere neanche ai propri risparmi depositati nei conti correnti bancari”. Dal diplomatico libanese è arrivato anche “apprezzamento per l’iniziativa del Santo Padre” ritenuta particolarmente “utile all’ampliamento della rete di distribuzione degli aiuti alla popolazione sofferente”. Monteduro, dal canto suo, ha evidenziato la concreta vicinanza di Acs al popolo libanese, sottolineando che, dall’inizio del 2020 fino al corrente mese di giugno, la fondazione in Libano ha finanziato 90 progetti per un totale di 5.205.407 euro. Tali progetti includono, fra l’altro, gli interventi effettuati a seguito dell’esplosione nel porto di Beirut, cioè la fornitura di pacchi viveri, di buoni acquisto e di kit per l’igiene personale per famiglie nel bisogno, nuove strutture sanitarie per ospedali di Beirut, e la riparazione di diversi luoghi di culto e di altre strutture ecclesiastiche danneggiati dalla deflagrazione. Acs ha inoltre continuato a finanziare il progetto “Tavola di San Giovanni il Misericordioso” per garantire cibo ai cristiani poveri dell’area di Zahle e della valle di Bekaa, ha acquistato respiratori e altre forniture mediche per far fronte alla pandemia da Covid-19, ha fornito aiuti di emergenza per i rifugiati siriani presenti sul territorio libanese. L’incontro fra l’ambasciatore el Khazen e il direttore Monteduro si è concluso con il comune auspicio che, dopo l’imminente giornata di riflessione promossa dal Pontefice, si possa “rafforzare la collaborazione ecumenica tra le diverse denominazioni cristiane per far fronte in modo più efficace e capillare alle drammatiche difficoltà attualmente sperimentate dalla popolazione del Paese dei Cedri”.