“Non mancano esempi in questa bella terra di Calabria di inclusione e accoglienza. La stessa storia della vostra regione ne è un esempio. Qui diversi popoli, culture e religioni convivono da sempre e hanno contribuito ad arricchire e forgiare la vita dei suoi abitanti”. Lo ha detto il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, in visita in Calabria a Soveria Mannelli dove ieri sera, 21 giugno, è stato insignito dalla Parrocchia di San Giovanni Battista del Premio “San Giovannino. Testimoni della verità e della giustizia”. Il cardinale è giunto nella città del Reventino per una due giorni che lo ha visto protagonista della cerimonia di premiazione e, oggi, pomeriggio del solenne Te Deum di ringraziamento per la riapertura al culto della Chiesa di San Giovanni Battista dopo i lavori di restauro. Durante la prolusione per il conferimento del premio il card. Ayuso ha ricordato come oggi più che mai sia importante coltivare il dialogo fra le varie religioni: “Il dialogo interreligioso – ha detto – ha la funzione di costruire una convivenza e una società civile che include e che non sia identificata nella cultura dello scarto”. Il cardinale ha poi sottolineato come le religioni possano offrire un contributo importante non solo per edificare la Città di Dio ma anche quella degli uomini: “Le persone appartenenti alle varie religioni sono chiamate con un impegno solidale a diffondere e difendere la pace e la giustizia, la dignità umana e la protezione dell’ambiente”. Sul valore del dialogo si è soffermato a lungo il vescovo di Lamezia Terme, mons. Giuseppe Schillaci durante il suo intervento di saluto: “Il dialogo – ha detto – è un’arte nobile, difficile ma fondamentale per il nostro essere chiesa”. Presente anche il vice-sindaco, Mario Caligiuri. “In un mondo di disuguaglianze spaventose – ha detto – in cui l’immigrazione diventerà un fenomeno sempre più evidente il dialogo inter religioso è fondamentale perché da quando esiste un solo Dio si è sempre ucciso in suo nome. La Chiesa guarda lontano”.