Come ridurre l’impatto negativo della pandemia da Covid-19 sulla salute mentale dei bambini e degli adolescenti? Come promuovere il benessere psicofisico delle giovani generazioni? Come aiutare i genitori a gestire le difficoltà emotive dei propri figli? A queste e altre domande risponderanno i relatori del webinar dal titolo “Sempre di meno, sempre più a rischio. Pandemia Covid-19 e salute mentale di bambini e adolescenti”, che sarà trasmesso giovedì 24 giugno alle ore 17, in diretta su tutti i profili Social dell’Università Cattolica (@Unicatt).
L’incontro sarà aperto da mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, e moderato da Maria Luisa Di Pietro, direttrice del Centro di ricerca e studi sulla salute procreativa della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, e da Massimo Antonelli, direttore del Centro di Ateneo di Bioetica e Scienze della Vita.
Tra i relatori, Federico Tonioni, docente di psichiatria all’Università Cattolica e responsabile dell’area per le dipendenze da Web della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, Leonardo Mendolicchio, responsabile dell’Unità operativa Riabilitazione dei disturbi alimentari e della nutrizione dell’Istituto Auxologico Italiano, Raffaella Iafrate e Anna Bertoni, docenti di Psicologia sociale all’Università Cattolica, e Laura Reali, vicepresidente della European Confederation of Primary Care Paediatricians.
“L’essere umano è per la relazione. Si pensi al sorriso del lattante che riconosce, tra le tante, la voce della mamma, alla gioia di vedere un volto conosciuto in mezzo alla folla, al conforto di un abbraccio – dicono i promotori dell’incontro -. Immaginiamo di interrompere questa dinamica relazionale, di non poter più ascoltare la voce dell’altro se non mediata dalla tecnologia, di non poter bisbigliare e parlare come fanno i bambini, di non avere più il contatto visivo diretto con le persone a noi care. E, soprattutto, di non essere preparati, se lo si possa mai essere, a vivere un’esperienza di assenza di relazione. Marzo 2020 è stato uno spartiacque nel vissuto delle relazioni umane, che si sono dovute confrontare con la grande e spaventosa incognita della pandemia da Covid-19 e le sue conseguenze relazionali e sociali, provocando ferite spesso invisibili. L’incontro del prossimo 24 giugno sarà un’occasione di dialogo e di confronto per comprendere come rimarginarle e come tracciare nuovi percorsi e soluzioni insieme ai giovani e alle loro famiglie”.