Arrivo sugli scenari di arresto cardiaco di droni con defibrillatore inviati e guidati dalla Centrale operativa 118. È il progetto di “cardioprotezione area tempo dipendente della comunità nazionale” denominato Sanitary Emergency Urban Air Mobility (Seuam). “Si tratta di guadagnare tempo – sostiene Mario Balzanelli, presidente nazionale Società italiana sistema 118 (Sis 118) – o queste vite si perdono. Occorre effettuare immediatamente il massaggio cardiaco ed erogare la scarica elettrica di un defibrillatore entro i primi 3-5 minuti dalla insorgenza dell’arresto. La salvezza può venire dal cielo con i droni che portino immediatamente un defibrillatore dove serve, sugli scenari di arresto cardiaco improvviso, oppure anche emoderivati (es. plasma) in caso di evento traumatico gravissimo in cui vi sia shock emorragico”.
L’arresto cardiaco improvviso rappresenta la più grave e infida minaccia alla nostra vita, rappresentando la prima manifestazione clinica con cui si determina il 50% della mortalità cardiovascolare, che a sua volta rappresenta la prima causa di morte in assoluto nell’uomo. Contrastare, in contesto operativo tempo dipendente, la “strage della morte improvvisa”, rappresenta, pertanto, il primo e più importante mandato istituzionale del Sistema di emergenza territoriale 118. Per questo occorre realizzare rapidamente un “sistema di cura pe l’arresto cardiaco improvviso” (Ilcor 2021) che comprenda, coinvolga e responsabilizzi attivamente tutta la comunità nazionale, tutti i cittadini”, si legge in un comunicato del Sis118.
Ad oggi non è realistico pensare “di poter usufruire di defibrillatori posizionati a 100 metri di distanza l’uno dall’altro immediatamente accessibili in caso di improvvisa necessità”; tuttavia è “indispensabile e storicamente indifferibile predisporre e sperimentare a breve un sistema di soccorso avanzato preospedaliero che metta a disposizione di chiunque un defibrillatore che arrivi nel ‘posto giusto, davanti al paziente giusto, nel momento giusto’ integrando le dinamiche di arrivo tempo dipendenti degli equipaggi di soccorso del 118 con l’invio di droni, coordinato e guidato dalla Centrale operativa118, che portino immediatamente sulla scena di un arresto cardiaco improvviso un defibrillatore”. Primo partner istituzionale che aderisce al progetto Seuam è il Coni Campania.