“Le grandi svolte della missione di Gesù sono sempre precedute dalla preghiera ma non così en passant, ma dalla preghiera intensa, prolungata. Sempre in quei momenti c’è la preghiera. Questa verifica della fede sembra un traguardo e invece è un rinnovato punto di partenza per i discepoli, perché, da lì in avanti, è come se Gesù salisse di un tono nella sua missione, parlando loro apertamente della sua passione, morte e risurrezione”. Nell’udienza generale di oggi, il Papa ha ricordato che “la preghiera è la sola fonte di luce e di forza” e “occorre pregare più intensamente, ogni volta che la strada imbocca una salita”. “Gesù non solo vuole che preghiamo come Lui prega, ma ci assicura che, se anche i nostri tentativi di preghiera fossero del tutto vani e inefficaci, noi possiamo sempre contare sulla sua preghiera”, ha proseguito: “Dobbiamo essere consapevoli: Gesù prega per me. Una volta, un vescovo bravo mi raccontò che in un momento molto brutto della sua vita e di una prova grande, un momento di buio, guardò in Basilica in alto e vide scritta questa frase: ‘Io Pietro pregherò per te’. E questo gli ha dato forza e conforto. E questo succede ogni volta che ognuno di noi sa che Gesù prega per lui. Gesù prega per noi. In questo momento, in questo momento. Fate questo esercizio di memoria di ripetere questo. Quando c’è qualche difficoltà, quando siete nell’orbita delle distrazioni: Gesù sta pregando per me”.