In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, la Caritas diocesana di Vicenza, in collaborazione, tra gli altri, di Centro Astalli, Chiesa evangelica metodista, Acli, La Voce dei Berici e Comunità di Sant’Egidio, promuove mercoledì 23 giugno, alle ore 20.30, nella chiesa di Santa Bertilla (via Ozanam, 1), la veglia ecumenica di preghiera “Morire di speranza”, con la testimonianza del fotoreporter Alessandro Dalla Pozza.
“Celebrare la Giornata del rifugiato 2021, a 70 anni dalla nascita della Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato del 1951, è l’occasione per ripensare la nostra visione del mondo, per mettere finalmente in atto processi generativi di una nuova definizione di protezione internazionale che si basi su un rinnovato desiderio di pace tra i popoli e pervada il nostro agire e le nostre relazioni con i migranti”, si legge sul sito della Caritas diocesana.
“Chi fugge da guerre, persecuzioni, gravi ingiustizie sociali e calamità naturali, ogni giorno compie passi verso un futuro diverso. Quel futuro che oggi siamo chiamati a costruire partendo da una nuova definizione di ‘noi’. I rifugiati lo sognano ogni giorno, da quando hanno lasciato la loro terra in cerca di un luogo in cui non sentirsi pietre di scarto ma protagonisti di un nuovo umanesimo e abitanti a pieno titolo di un’unica casa comune”, conclude la Caritas.