Si concluderà domani la celebrazione nata dalla collaborazione tra il Patriarcato e il Comune di Venezia, su invito del rettore della Basilica del Santo di Padova, per rinnovare la secolare devozione di Venezia a Sant’Antonio. Alle 12 la reliquia di Sant’Antonio, che domenica scorsa ha raggiunto il capoluogo patavino, rientrerà a Venezia. Attraverso i mezzi acquei dell’Arma dei Carabinieri, dal Portello (Padova) compirà un pellegrinaggio lungo il fiume Brenta, percorrendo le chiuse fluviali, sino alla laguna, seguendo il percorso che fece nel 1652 fa quando fu donata alla Serenissima. Lungo il tragitto di ritorno il convoglio fluviale sosterà, senza discesa a terra, per una preghiera e il saluto delle comunità all’altezza delle parrocchie di Stra, Dolo, Mira e Oriago.
Alle 18.15 la reliquia sarà accolta a Venezia dal patriarca Francesco Moraglia e dall’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini in Campo San Samuele. Da lì, trasbordata sulla “Dogaressa” bianca, una delle imbarcazioni storiche della flotta dell’Amministrazione comunale che dagli anni ’60 ha accolto i Pontefici in visita a Venezia, compirà l’ultimo tratto della “peregrinatio” lungo il Canal Grande sino a Campo della Salute. All’interno della basilica della Salute, alle 18.45 il patriarca presiederà la messa di ringraziamento. Il corteo acqueo e la messa saranno trasmessi in diretta televisiva sin dal mattino dall’emittente Rete Veneta (canale 18). La messa sarà diffusa anche in diretta streaming dalla pagina Facebook di Gente Veneta.
La celebrazione è aperta a tutti i fedeli veneziani e a tutti i pellegrini, ma i posti in basilica sono ad esaurimento e soggetti a distanziamento. Per ragioni di sicurezza e prevenzione l’accesso potrebbe essere contingentato.