“Far entrare e rendere intelligibili i contenuti storico-culturali e le istanze spirituali custodite negli edifici di culto in modo da proporre, secondo l’insegnamento di Benedetto XVI, un nuovo modo di vedere e percepire l’invisibile attraverso il visibile”. È quanto si legge in una nota della diocesi di Anagni-Alatri a proposito degli obiettivi del progetto “Chiese aperte 2021”, che prende il via in questi giorni con il reclutamento dei volontari. Il programma, elaborato dall’Ufficio diocesano per i Beni culturali e l’edilizia di culto insieme dall’Associazione Gottifredo, viene finanziato con fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Saranno coinvolte nelle iniziative le chiese del centro della città di Alatri (Fr) – San Paolo, Santo Stefano, Santa Maria Maggiore, San Francesco e San Michele – e il Museo della Concattedrale, dove è esposto tra l’altro un affresco del Cavalier d’Arpino. “I luoghi saranno accessibili con orari prolungati anche nelle ore serali, grazie a un gruppo di volontari selezionati e formati da docenti storici dell’arte e guide turistiche della città, per un percorso tra spiritualità, storia e arte”, proseguono dalla diocesi di Anagni. Fino al 25 giugno, si può presentare la propria candidatura come volontario inviando una mail a chieseapertealatri2021@gmail.com. Il progetto punta alla valorizzazione del patrimonio ecclesiastico anche attraverso i canali social e gli strumenti digitali, in un’ottica inclusiva con contenuti specifici fruibili da parte delle persone con disabilità.