Inizia il 19 giugno il Joint Diploma in “Donne e Chiesa”: un’iniziativa condivisa
tra l’Istituto di Studi Superiori sulla Donna (ISSD) dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, la Pontificia Università Urbaniana, la Pontificia Università Salesiana, la Pontificia Università San Tommaso D’Aquino, la Pontificia Facoltà di Scienze della Educazione “Auxilium” e l’Istituto di Teologia della Vita Consacrata Claretianum.
“Questo percorso formativo, ideato e promosso da diverse e solide realtà accademiche pontificie – spiega Anita Cadavid, direttrice dell’Istituto di Studi Superiori sulla Donna (ISSD) – cerca di non ridurre la discussione a una questione soltanto funzionalistica, ma piuttosto vuole approfondire il tema partendo dalla dignità comune dei battezzati e dal principio che sostiene che le vocazioni stanno al servizio le une delle altre. La tematica ci mette davanti alla domanda: quali
processi avviare affinché ci sia una alleanza effettiva tra uomini e donne nell’essere e vivere della Chiesa? “Il Diploma è formazione e laboratorio di sinodalità”, aggiunge Marta Rodriguez, coordinatrice dell’area accademica e di ricerca ISSD: “Vogliamo attivare processi che promuovano una collaborazione più effettiva tra uomini e donne nella Chiesa”. èIl corso – spiegano i promotori in una nota – è stato pensato “come un laboratorio di idee per promuovere il contributo delle donne nella Chiesa e la cooperazione effettiva tra uomini e donne nei diversi ambienti ecclesiali, e tra le diverse vocazioni e carismi, tenendo conto dei principi teologici, antropologici, storici, canonici e pastorali che ne soggiacciono e prendendo in considerazione la necessaria diversità delle culture e aree geografiche”. È rivolto a presbiteri, religiosi e religiose, e laici (uomini e donne) impegnati nell’ambito ecclesiastico a livello curiale, diocesano, accademico, o in ruoli formativi nelle diverse forme di vita consacrata o associativa, che vogliano attivare processi in questi ambiti per promuovere una maggiore collaborazione tra uomini e donne. Il Diploma è suddiviso in diversi moduli: socio-storico, che “offre le coordinate fondamentali dell’evoluzione storica in cui si collocano le diverse questioni culturali”; antropologico (filosofico e teologico), che “approfondisce il significato della differenza sessuale nella
persona umana e la complessità di elementi che entrano in gioco nella formazione della identità sessuale”; ecclesiologico, che a partire della ecclesiologia di comunione maturata nel Concilio Vaticano II “riprende i punti salienti del magistero conciliare e post-conciliare per quanto riguarda i laici e le donne, per aprire piste di applicazione creativa, fedele e profetica”; mariologico, che “sviluppa cosa dice la figura di Maria sulla identità e missione delle donne nella Chiesa, presenta lo status questionis, alcuni punti critici e vie da percorrere”.