Nel 2020, il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo ha finanziato complessivamente 794 progetti (-5,9% rispetto all’anno precedente). Lo riporta il rapporto annuale Siproimi/Sai a cura di Anci e ministero dell’Interno. Dall’analisi della distribuzione dei progetti per tipologia si evince che nel 2020 tre progetti su quattro sono stati dedicati all’accoglienza di persone che fanno capo alla categoria “ordinaria” (602 progetti, pari al 75,8%), mentre circa uno su cinque è stato destinato all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (148 progetti “Msna”, pari al 18,6%). La quota restante ha interessato progetti specificatamente deputati all’accoglienza di persone affette da disagio mentale e/o disabilità fisiche (44 progetti, 5,5%).
In calo anche il numero degli enti locali titolari di progetti. Sono stati 679 nel 2020, il 4,8 in meno rispetto al 2019. Si tratta di 586 Comuni, 26 Unioni di Comuni/Comunità montane, 18 Province e 49 altri enti. La maggior parte dei 586 Comuni titolari di 686 progetti della rete Sai è caratterizzata da dimensioni particolarmente contenute. “Ciò a conferma che il Sistema di accoglienza e integrazione è presente in realtà territoriali diversificate, dai grandi centri metropolitani a quelli caratterizzati da una bassa densità abitativa e da bassi tassi di urbanizzazione e sviluppo”. Il 62,7% dei Comuni titolari di progetto ha meno di 15.000 abitanti e offre oltre 10.000 posti, pari al 39% del totale. Un terzo dei Comuni rientra nella fascia 15-100.000 abitanti e mette a disposizione della rete il 32% dei posti totali, mentre i grandi comuni con oltre 100.000 abitanti sono 38 e arrivano a coprire oltre un/quarto (più precisamente il 28,5%) dell’offerta di posti. Nella rete per la sistemazione alloggiativa dei beneficiari sono stati impiegati, anche nel 2020, soprattutto appartamenti (85%), con una sensibile crescita rispetto all’anno precedente (+19%).