Le ragazze ed i ragazzi sotto i 18 anni rappresentano il 42% di tutte le persone costrette alla fuga nel mondo. E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’Unhcr sui Global trends, presentato oggi a Ginevra e riferito al 2020. Secondo le nuove stime quasi un milione di bambini sono nati rifugiati tra il 2018 e il 2020. Molti di loro potrebbero rimanere rifugiati ancora per molti anni. “La tragedia di così tanti bambini che nascono in esilio dovrebbe essere una ragione sufficiente per adoperarsi molto di più per prevenire e porre fine ai conflitti e alla violenza”, ha detto Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati. Il rapporto rileva anche come, al picco della pandemia nel 2020, oltre 160 Paesi avevano chiuso le loro frontiere, con 99 Stati che non facevano eccezioni per le persone in cerca di protezione. Mentre la gente continuava a fuggire varcando i confini, altri milioni di persone sono state costrette alla fuga all’interno dei loro stessi Paesi a causa delle crisi in Etiopia, Sudan, Paesi del Sahel, Mozambico, Yemen, Afghanistan e Colombia. In queste aree il numero di sfollati interni è aumentato di oltre 2,3 milioni.Nel corso del 2020, circa 3,2 milioni di sfollati interni e solo 251.000 rifugiati sono tornati alle loro case – un calo rispettivamente del 40% e del 21% rispetto al 2019. Altri 33.800 rifugiati sono stati naturalizzati dai loro Paesi d’asilo. Il reinsediamento dei rifugiati ha registrato un crollo drastico – l’anno scorso sono stati reinsediati solo 34.400 rifugiati, il livello più basso in 20 anni, anche a causa della pandemia.