L’eco delle parole che il Santo Padre rivolse al popolo della diocesi di Cassano all’Jonio, il 21 giugno 2014, risuona ancora oggi, nel ricordo vivo di un viaggio, quello di Papa Francesco, che ha assunto un valore storico e commemorativo indelebile. A 7 anni da quel 21 giugno e come ogni anno, il vescovo di Cassano all’Jonio, mons. Francesco Savino, rende omaggio “alla memoria di un evento di portata storica per non cancellare quel segno di grazia che ha lasciato e per tenere in vita le inappellabili parole che il Papa rivolse verso la criminalità organizzata: ‘La ‘ndrangheta è adorazione del male e disprezzo del bene comune. I mafiosi che scelgono il male non sono più in comunione con Dio, sono scomunicati!'”, ricorda una nota della diocesi di cassano all’Jonio. “La visita del Santo Padre – ha detto mons. Savino – ci ha aiutato e ci aiuta ancora oggi a filtrare con gli occhi di Dio le vicende del nostro territorio. Dobbiamo custodire la memoria della sua testimonianza e farne impegno costante e concreto, diventare noi stessi testimoni, missionari e portatori di un messaggio di speranza”.
Sotto questa spinta, il 21 giugno alle 11.30 e su invito di mons. Savino, Nella basilica cattedrale di Cassano, don Luigi Ciotti terrà un incontro, assieme al presidio cassanese di “Libera”, sul tema: “La scomunica ai mafiosi a Sibari di Papa Francesco oggi”.