Verso Cop26: Sebastiani, “il cambiamento climatico è anche una questione morale”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Approfondire, sviluppare e mettere a confronto la sensibilità per i temi ambientali che accomuna le diverse religioni e tradizioni spirituali e offrire quindi un impulso inedito alla Cop26 nell’anno in cui Italia e Gran Bretagna hanno anche rispettivamente la Presidenza del G20 e del G7”. Questo, ha spiegato l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Pietro Sebastiani, l’obiettivo di “Faith and Science: towards Cop26”, l’iniziativa del 4 ottobre presentata oggi in Sala stampa vaticana. “Sarà un’occasione inoltre per promuovere un confronto sui temi ecologici correlati con quelli della giustizia sociale e per riflettere su un modello di sviluppo che non può continuare a produrre un insostenibile costo ambientale e ad accrescere le diseguaglianze sociali ed economiche, aspetti peraltro aggravati dagli effetti della pandemia Covid-19, che ha messo anche in luce le diseguaglianze sull’accesso all’assistenza sanitaria”, ha proseguito l’ambasciatore, secondo il quale “il cambiamento climatico è anche una questione morale: dobbiamo intensificare con urgenza il nostro agire per rispondere alla minaccia del cambiamento climatico, in particolare per le giovani generazioni e per i Paesi e le comunità più vulnerabili”. “I leader religiosi hanno già svolto in passato un ruolo chiave nel creare le condizioni per il successo della Cop21 di Parigi nel 2015 e molti di loro hanno più volte fatto riferimento alla responsabilità condivisa delle persone di fede di prendersi cura dell’intero Creato”, ha ricordato Sebastiani: “La Presidenza britannica, in collaborazione con l’Italia, della Cop26 offre quindi un’opportunità unica per sviluppare le sinergie tra questi differenti fora multilaterali in un momento in cui è necessario rilanciare e rafforzare il multilateralismo”. Il  programma del 4 ottobre prevede una parte mattutina che si svolgerà in Vaticano, dove – ha annunciato l’ambasciatore – “sarà letto e firmato un appello comune rivolto alla Cop26 ed è prevista anche la partecipazione di due giovani che presenteranno gli esiti della Youth Cop di Milano”. La giornata proseguirà nel pomeriggio a Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, dove i partecipanti approfondiranno diversi argomenti, in particolare “come le religioni possano concretamente motivare e mobilitare gli uomini e le donne di fede”, oltre all’illustrazione di “tanti programmi che già in molte parti del mondo sono in corso e che applicano alti valori etici e spirituali nell’azione di preservare e prendersi cura del creato”.

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