Città della Pieve si appresta a vivere, tra il 18 e il 19 giugno, la festa dei suoi santi patroni Gervasio e Protasio cui è intitolata la concattedrale, i due martiri milanesi del II secolo molto venerati dai pievesi. La loro festa liturgica del 19 giugno coincide, dal 1944, con l’anniversario della liberazione della città dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. Il tributo di sangue versato dai pievesi al passaggio del fronte fu di circa 70 vittime tra cui il parroco, don Pompeo Perai, mentre andava a soccorrere i feriti, e diverse donne e bambini.
“La coincidenza di date – commenta don Simone Sorbaioli, arciprete della concattedrale e parroco di Città della Pieve – rende per i pievesi la giornata dedicata ai santi patroni, oltre che memoriale del sangue versato dai suoi caduti, anche segno di speranza e fiducia nel futuro dopo il periodo particolarmente difficile che abbiamo vissuto da un anno e mezzo a questa parte in ragione della pandemia che ci ha investito”.
Venerdì 18 giugno, alle 18, si terrà la celebrazione dei primi vespri presieduti da don Andrea Andreozzi, rettore del Seminario regionale umbro “Pio XI” di Assisi, che terrà una catechesi sul tema: “Martirio e comunità”. Sabato 19, alle 17, si terrà la messa presieduta dal cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti e concelebrata dai canonici del capitolo della concattedrale. Dopo la celebrazione, una breve processione con le reliquie dei patroni, secondo le vigenti norme per il contenimento della pandemia, raggiungerà Largo della Vittoria, dove assieme al sindaco Fausto Risini verranno commemorati i caduti pievesi.