Una grande operazione a livello europeo ha portato all’arresto di 73 persone sospettate di essere implicate nel traffico di esseri umani e all’identificazione di 630 potenziali vittime di sfruttamento. Per sette giorni, dal 31 maggio al 6 giugno 2021, Europol ha supportato queste “giornate di azione coordinate”, di cui oggi dà notizia. L’operazione è stata guidata dai Paesi Bassi e ha coinvolto istituzioni di 23 Paesi, tra cui l’Italia. Si sono svolte “ispezioni in settori ad alta intensità di lavoro, che richiedono lavoratori poco qualificati”, spiega la nota di Europol, come trasporti, logistica, edilizia. Sono stati compiuti 229 arresti, di cui 73 direttamente legati alla tratta, controllate oltre 4.890 posizioni, 16.530 veicoli, 56.250 persone e sono state avviate circa 750 nuove indagini di cui 150 relative alla tratta di esseri umani. Le ispezioni hanno anche preso di mira lo sfruttamento di lavoratori domestici impiegati come assistenti 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per esseri umani e animali, o saloni di bellezza collegati allo sfruttamento di persone di origine vietnamita, la cui vulnerabilità è accresciuta dai debiti del viaggio verso l’Ue. Facili prede del traffico sono anche i migranti che chiedono lo status di rifugiato durante le procedure di asilo.