Ha lasciato stamattina il palazzo vescovile di Grosseto la tavola della Madonna delle Grazie, di Matteo di Giovanni, venerata nel santuario mariano diocesano della cattedrale, direzione Siena, presso la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo dove sarà sottoposta ad intervento di restauro conservativo per “curare” il dipinto da microflora batterica che l’ha aggredito in molteplici punti.
Ad eseguire le operazioni di prelevamento dell’opera, precedentemente imballata, sono stati i carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Firenze, coadiuvati dai colleghi del comando provinciale di Grosseto, che si occupano dei servizi di scorta, viabilità e sicurezza durante il viaggio. A sovrintendere alle operazioni è stato il comandante provinciale Giuseppe Adinolfi, presente in palazzo vescovile per curare questo importante momento. Come piccolo segno di gratitudine, don Franco Cencioni ha donato al comandante e ai suoi collaboratori copie del libro “La pala Bardi. Una lettura”, edito da Toscana Oggi, curato dal vescovo Rodolfo Cetoloni. Lo stesso che, assieme a don Cencioni, direttore dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici della diocesi di Grosseto, ha effettuato il trasferimento della sacra tavola, scortati da due motociclette e da due vetture dei carabinieri, ai quali la Curia vescovile rinnova la gratitudine per “la solerzia, la premura e l’attenzione con cui è stato organizzato il trasferimento dell’opera, che non riveste solo un grande valore artistico, ma anche di devozione e affetto diffuso da parte della popolazione”.