La Rete britannica dei giovani cristiani per il clima (Yccn) si è messa in viaggio ieri, 14 giugno, da Cornwall, subito dopo la fine del G7: una staffetta di 1200 chilometri, attraverso 10 grandi città di Galles, Inghilterra e Scozia, li porterà a Glasgow il 30 ottobre, proprio in tempo per l’apertura della Cop26. “La crisi climatica è un riflesso, e una causa, di una profonda ingiustizia nel mondo. Questa crisi nasce dal nostro abuso della creazione e dalla nostra relazione interrotta con i nostri vicini in tutto il mondo che ne soffrono maggiormente le conseguenze”, spiegano gli organizzatori. La staffetta vuole mostrare che “ci teniamo alla giustizia climatica e alla cura del creato” e che “vogliamo vedere un cambiamento sistemico su scala globale e locale”. Oltre a lanciare un messaggio alla Cop26, la staffetta vuole sensibilizzare “al nostro imperativo come cristiani di impegnarci nella teologia della cura della creazione, individualmente e collettivamente”. Domenica 13, nella cattedrale di Truro, si è svolta una solenne celebrazione di invio, presieduta dal vescovo anglicano Hugh Nelson. Per chi si volesse unire al viaggio o dare una mano all’organizzazione, può farlo attraverso il sito https://www.yccn.uk/. Chi volesse seguire il cammino dei giovani lo può fare sui social, a ritmo del motto #risetothemoment, all’altezza del momento.