“Mai come nell’ultimo anno ci siamo interrogati sulla libertà a causa delle restrizioni che hanno limitato le possibilità di scelta e di movimento. La libertà coincide dunque con l’insieme delle libertà di cui abbiamo diritto? O è piuttosto qualcosa che ha a che fare con il senso del dovere, con quella responsabilità che ci pesa e cerchiamo di evitare?”. Domande poste dalla redazione della rivista Munera, e che attraversano il nuovo numero della pubblicazione culturale. “La risposta – prosegue la riflessione – ha radici probabilmente altrove, in quel ‘Ama e poi fai ciò che vuoi’ che Agostino di Ippona ha intuito come il fondamento della libertà e che è divenuto il manifesto della libertà cristiana. Solo se si è liberi dai voleri della personalità e dalle emozioni che spesso prendono il sopravvento, e se si agisce solo secondo il principio dell’amore, si può essere liberi”. A partire dall’editoriale, il dossier del secondo numero di Munera 2021 appena uscito “Che cosa significa essere liberi?” prova a scandagliare la profondità di questo concetto “su cui da sempre si interrogano gli uomini e le scienze come la filosofia e la teologia”.
Il primo saggio del filosofo Stefano Biancu parte dal concetto di libertà come “invenzione dell’Occidente” per poi fare riferimento alle interpretazioni dello stesso da parte delle diverse epoche e civiltà passando attraverso il libero arbitrio e la libertà politica. Il teologo Giuseppe Angelini riflette sul binomio libertà e fede, sul rapporto tra la libertà moderna e quella cristiana, quella sociale e quella religiosa. Secondo il filosofo e teologo Andrea Grillo, che prova a collocare la libertà in una mediazione filosofica della teologia e in una mediazione teologica della filosofia, l’uomo, in quanto aristotelicamente “animale che ha la parola”, apre a un sistema metafisico di interpretazione dell’essere che ha a che fare sia con la libertà umana sia con la grazia divina.
Seguono contributi di Christophe Chalamet, Maria Antonietta Crippa, Ferdinando Zanzottera, Mario Cantilena, Grazia Marchianò, Filippo Pizzolato, Gabrio Forti, Luc Cornau.